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Dalla Lucciola
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Dalla Lucciola alla Matiz M250

La nascita
La Matiz è il prodotto finale di una evoluzione cominciata nel 1992 negli studi della Italdesign.

In quel periodo era allo studio, sulla base della neonata Fiat Cinquecento, la realizzazione di una city car innovativa. Nacque così il progetto «Lucciola»: un'automobile del segmento MPV dotata di motorizzazione ibrida, 3 porte, una grande versatilità di carico e realizzata con materiali riciclabili. A capo di questo progetto vi è Fabrizio Giugiaro, figlio di Giorgetto Giugiaro, fondatore nel 1968 di quella che poi è diventata l'attuale ItalDesign con sede a Moncalieri.

Lunga 326,7cm, larga 152,7cm e alta 144,5cm, con un passo di 220,0cm, la Lucciola era alimentata da un motore bicilindrico diesel da 490cc e 5,5kW di potenza affiancato da due motori eletrici da 7kW per una velocità di 100km/h.

La Lucciola venne presentata al mondo dell'auto nel 1993 al salone di Ginevra e al Motor Show di Bologna. La Fiat era interessata al prototipo ma finì con il rinunciare e ripiegare sulla Seicento, restyling in chiave classica della Cinquecento.
A questo punto fece il suo ingresso sulla scena Who Woo Choonga, presidente della Daewoo, che aveva notato la Lucciola al salone di Ginevra. Fu sua l'idea di usare la Lucciola come base per la creazione di una nuova piccola automobile, con 4 porte e un abitacolo adatto ad accogliere 4-5 passeggeri.

L'evoluzione del progetto
Il design di questa nuova autovettura fu creato dallo stesso Fabrizio Giugiaro e il risultato, la «d'Arts», è stato uno dei suoi primi progetti ad essere entrato in produzione.
Nella d'Arts sono state mantenute molte delle caratteristiche originarie della Lucciola quali la carrozzeria monovolume, la struttura del pianale ed i materiali plastici utilizzati per gli interni, mentre invece è stata migliorata la maneggevolezza di guida ed aumentata la lunghezza complessiva.
Nel 1997 alla d'Arts viene assegnato il nome definito per la produzione scelto da Daewoo: «Matiz», parola spagnola che significa «sfumatura». È con questo nome che viene presentato un prototipo, realizzato dal centro stile Daewoo, al Seoul Motorshow.

Si avvicina il momento della prima uscita della Matiz definitiva, che viene spiata durante i test meccanici.

Nei successivi appuntamenti espositivi compaiono quindi gli esemplari di pre-produzione, col nome «d'Arts» e in tre versioni:
City, Style e Sport. La prima, la City, preannunciava gli allestimenti che avrebbero caratterizzato gli esemplari di serie.

Meritano un'attenzione particolare le altre due versioni presentate.

La versione Style era caratterizzata da una carrozzeria bicolore con gli interni arricchiti da particolari cromati (bocchette di ventilazione, portabicchieri, maniglie delle portiere e volante rivestito in pelle), con i cerchi a raggi in lega leggera, due tettucci apribili e scorrevoli, elementi di rivestimento interno pregiati e con impianto stereo di serie.

La versione Sport possedeva vetri oscurati, sospensioni ribassate, pneumatici 185/50 da 14 pollici con cerchi in lega, spoiler, doppio scarico, fari antinebbia poliellissoidali e all'interno pannelli plastici centrali rivestiti in alluminio. Questa versione della Matiz, munita di un motore di 1200 cc da 71 cavalli, sarebbe stata una valida concorrente della Seicento Sporting.

Curiosità
Molti (specialmente gli amanti della Fiat) sostenevano che la Matiz avrebbe avuto un frontale decisamente più gradevole con i fari rettangolari e, ad ogni modo, non così rotondi. Questa è una realizzazione al computer di come sarebbe potuta apparire.

Queste invece sono alcune Matiz, verniciate a mano con l'uso di trame tradizionali coreane. I coreani tengono molto in considerazione il folklore.

Matiz ha una sua propria mascotte ufficiale. Durante la promozione comparve su adesivi, gadget, palloncini e mongolfiere pubblicitarie.

La commercializzazione
Nell'estate del 1998 comincia anche in Italia la commercializzazione della Matiz. La versione disponibile è la SE, negli allestimenti City, Planet e Star, cui si aggiunge successivamente la S (Matiz Van e Smile).
La motorizzazione disponibile è una sola: si tratta del motore da 796cc che equipaggiava la Suzuki Alto e la sorella Daewoo Tico, il modello che Matiz va a sostituire nella gamma Daewoo. Si tratta di un motore economico e brillante quanto basta, che risulta adatto alle caratteristiche della vettura.

L'ottima dotazione di serie, il rapporto qualità/prezzo e i bassi consumi sono i suoi punti di forza. La vettura ottiene un grande successo come testimoniano i dati di vendita: alla fine del 2002 si contano 500.000 Matiz vendute in Europa di cui ben 157.000 in Italia.
Nel 2001 è arrivato il restyling (M150) che ha riguardato principalmente gli esterni. All'anteriore si è modificata la forma dei fari (più allungata) e delle frecce, ora rotonde e riposizionate, e abbassato il corpo del cofano con un nuovo disegno del paraurti. Al posteriore è stato ricavato il vano porta targa nel portellone, modificato il taglio dei gruppi ottici con uno spigolo verso l'interno e ridisegnato il paraurti. All'interno dell'abitacolo sono stati spostati gli interruttori dei vetri elettrici dal tunnel del cambio alla portiera sinistra, aggiunto un portabicchiere al centro e nell'allestimento Star compare la console centrale satinata color alluminio e la predisposizione per i fendinebbia.

Nel febbraio 2003 arriva finalmente una nuova motorizzazione ad arricchire la gamma: un «1000» 4 cilindri da 62 CV. Probabilmente la crisi che ha investito la Daewoo ha bloccato lo sviluppo di una unità diesel che potesse essere montata sulla Matiz.
All'inizio del 2004, con il rinnovamento degli allestimenti disponibili, ha fatto la sua comparsa un elegante tetto apribile.

Il profondo restyling
Con l'acquisto della Daewoo Auto & Technology da parte della americana General Motor Company viene compiuto un rinnovamento completo dell'intera gamma di veicoli Daewoo che interessa anche la Matiz.

La «M3X» è il prototipo della nuova Matiz. Viene presentata al salone di Parigi nel settembre del 2004 dove la GMC ufficializza che dal 1° gennaio 2005 l'intera gamma di modelli GM Daewoo verrà commercializzata nel mercato europeo col marchio Chevrolet.

La nuova Chevrolet "Matiz" (M200) arriva ad aprile 2005 nelle concessionarie con due motori a benzina omologati Euro 4.
Con un design più attuale, la vettura coreana ha i punti di forza nell'uso intelligente dello spazio e nella competitività sul fronte dei prezzi. Grazie a migliorie al sistema di distribuzione e al coefficiente aerodinamico, la citycar orientale dovrebbe consumare il 15% meno della precedente: secondo la Casa (gruppo General Motors), l'unità a 3 cilindri di 0.8 litri da 52 CV necessita di soli 5,2 l/100 km nel ciclo combinato, che salgono a 5,6 l/100 km per il propulsore a 4 cilindri di 1.0 litri da 66 CV.



Nel marzo 2007 è arrivata nei concessionari la versione 2008 (M250) che presenta un leggero maquiage estetico anticipato al Salone di Barcellona e presentato al Motor Show di Bologna.



Inizialmente proposto per le versioni equipaggiate col motore 1000cc, il restyling è stato successivamente esteso all'intera gamma.



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